L’aratura utile: una tecnica fondamentale per il futuro dell’agricoltura
L’aratro viene utilizzato da secoli e non ha mai smesso di evolversi. Poiché il suo uso è attualmente oggetto di un dibattito acceso e divisorio, riteniamo essenziale fare il punto su questa controversa pratica agricola.

A che punto siamo con l’aratura in Francia e in Europa?
La situazione attuale in numeri
In Europa, viene arato il 40% delle SAU (Superfici Agricole Utilizzate) e l’aratro più venduto è un modello reversibile portato a 5 corpi. Si stima che un trattore, equipaggiato con un aratro, percorre ogni anno circa 200 km su strade pubbliche. Nel campo, la distruzione delle infestanti dipende dalla profondità di lavorazione del terreno: l’aratura a 15 cm permette di eliminare l’80% delle malerbe, mentre un’aratura ancora più profonda ne sradica fino al 90%.
I benefici agronomici ed economici dell’aratura
L'aratura riduce la dipendenza dai prodotti fitosanitari consentendo un efficace controllo meccanico delle infestanti. Nei sistemi di agricoltura conservativa, si stima che l'uso di erbicidi sia superiore del 90% rispetto ai sistemi di lavorazione convenzionale.
Per quanto riguarda il controllo delle infestanti, l’aratura resta la pratica migliore:
- grazie alla sua azione preventiva e curativa
- tramite l’interramento delle piante indesiderate, riducendone contemporaneamente la crescita e lo stock di semi.
La porosità e la qualità d’incorporazione degli effluenti d’allevamento vengono gestite in modo da generare una mineralizzazione rapida.
Allo stesso tempo, rivoltare il terreno aiuta a ridurre gli agenti patogeni. Il ciclo di vita dei residui organici come i funghi, le spore, i batteri ed i microrganismi viene disturbato sia dall’interramento dei residui, sia dalla loro esposizione ai fenomeni meteorologici. L'aratura permette un controllo anche contro le invasioni di roditori, lumache e insetti: distruggendo il loro habitat ed esponendoli a condizioni sfavorevoli al loro sviluppo, i parassiti non sono più una minaccia per la nuova coltura.

Inoltre, l’aratura rende omogeneo il letto di semina: il terreno viene riscaldato, aerato, decompresso e livellato, facilitando la germinazione grazie al buon contatto tra terreno e seme. Un terreno ben preparato garantisce rendite migliori: le piante si sviluppano in modo uniforme e gli interventi post-emergenza risultano di conseguenza più efficaci. Infine, l’aratura resta una tecnica efficace anche in caso di condizioni meteorologiche estreme e in condizioni di raccolta difficili, ad esempio per le barbabietole e il mais.

Secondo PAYSAN BRETON, le rendite sono più regolari quando le colture vengono seminate dopo l’aratura, con significativi aumenti di resa rispetto agli appezzamenti gestiti tramite tecniche colturali semplificate senza aratura e semina diretta.

Quale tipo di aratro scegliere?
Il primo criterio nella scelta di un aratro è quello di cercare una macchina in grado di svolgere un lavoro di qualità, garantendo risultati ottimali. Per massimizzare tali risultati, anche la produttività è un parametro cruciale. Allo stesso tempo, la redditività e la garanzia dei redditi devono sempre costituire una priorità, includendo tecnologie e innovazioni a beneficio delle prestazioni economiche delle aziende agricole. Infine, un design ergonomico dell’aratro che permetta di utilizzarlo in modo più intuitivo è fondamentale per fornire il migliore comfort d’uso all’agricoltore.
Questi criteri guidano l’agricoltore nella scelta di una macchina che non solo soddisfi le sue esigenze in materia di prestazioni, ma garantisca inoltre la sua sicurezza e il comfort sul lavoro.
Orgogliosi della nostra eredità di pionieri e di leader nella produzione di aratri, continuiamo a lavorare al fianco degli agricoltori in un panorama in continua evoluzione, in cui l’aratura resta una pratica essenziale nella gestione del terreno.

Con quasi 160 anni d’esperienza nel settore dell’aratura, il nostro ruolo è fondamentale per coadiuvare pratiche agricole sostenibili ed efficienti di fronte alle sfide climatiche, economiche ed ecologiche. La nostra principale sfida è quella di mantenere il rapporto di fiducia con gli agricoltori, restando attenti alle loro esigenze e ai loro obiettivi in termini di aratura.
L’aratura utile: una questione di buon senso
Per soddisfare le esigenze degli agricoltori di domani, stiamo abbinando il nostro know-how alle innovazioni più recenti, per riportare l’aratura al posto che le spetta: una tecnica essenziale per il futuro dell’agricoltura.
Al di là delle ideologie a favore o contro l’aratura, è più che mai necessario restare pragmatici.

Data l’ampia gamma di tecniche di lavorazione del terreno disponibili, privilegiare un’unica pratica a discapito delle altre potrebbe rivelarsi controproducente. L’adattamento e la complementarità dei metodi di gestione del terreno, se utilizzati con saggezza, permettono di trarre vantaggio da ciascun metodo in funzione delle esigenze e delle situazioni contingenti.
Un'aratura consapevole tiene conto delle caratteristiche del suolo e delle condizioni climatiche, per determinare la profondità e la frequenza dell’aratura stessa. Limitando un’aratura eccessiva, vengono ridotti i rischi di erosione del suolo, viene preservata la biodiversità e viene inoltre ottimizzata l’efficienza energetica. Utilizzando l’aratro insieme ad altre attrezzature per la lavorazione del terreno, vengono massimizzati i benefici agronomici e ambientali.
Gestendo correttamente i processi, dalla produzione nelle fucine alla rifinitura presso il nostro stabilimento di Châteaubriant, abbiamo sviluppato un’ampia gamma di aratri portati e semiportati, con una grande scelta di attrezzature per adattarsi al meglio alle varie condizioni di lavoro. Utilizzando il migliore acciaio europeo nelle nostre fonderie, produciamo macchine affidabili che soddisfano i requisiti di qualità degli agricoltori.
Scegliere KUHN per ottimizzare i risultati significa scegliere un know-how al servizio dell’agricoltura di domani.

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