Effetti della minima lavorazione in comparazione all'aratura

Macchine per minima lavorazione in campo

Le tecniche di lavorazione minima del terreno includono metodi che vanno dalla pseudo-aratura alla semina diretta e vengono utilizzate principalmente per le colture di campo e quelle perenni. Per raccogliere tutti i benefici nel sistema agricolo, è fondamentale comprenderne i limiti.

Tecniche di coltivazione minima o aratura? Tutto dipende dagli obiettivi  

Sebbene i metodi di coltivazione minima costituiscano un passo avanti verso l’agricoltura conservativa, l’aratro è ancora utile in molte situazioni. Tutto dipende dal terreno, dal clima, da come è organizzata l’azienda agricola e, naturalmente, dagli obiettivi che si intendono perseguire. 

I vantaggi dell’approccio min-till per la struttura e la vita del suolo 

Il vantaggio principale dell’approccio min-till rispetto all’aratura è che non deteriora la struttura del suolo, in quanto gli attrezzi per la lavorazione non lo rivoltano completamente. Di conseguenza, la vita del suolo viene conservata meglio, con una fauna (ad esempio, i lombrichi) e una flora più ricche. Almeno in superficie, i detriti vegetali, i residui colturali ecc. costituiscono una materia organica più abbondante. La tecnica min-till per eccellenza - la semina diretta - mantiene la copertura del suolo in superficie per limitare l’erosione e gli ammassi fangosi e favorire l’infiltrazione dell’acqua. Un altro vantaggio è la riduzione delle emissioni di gas serra (l’anidride carbonica viene immagazzinata nel terreno), come pure il minor numero di passaggi richiesti del trattore.

Le tecniche di lavorazione minima si sono dimostrate efficaci già da molti anni, con rese paragonabili a quelle dei terreni arati e risparmi di tempo ed energia molto apprezzati dagli agricoltori. 

illustration of 4 minimum tillage techniques
1 sub-soiling, 2 deep cultivation, 3 strip-till, 4 shallow cultivation

L’aratura può essere utile

Per gli agricoltori, i vantaggi delle tecniche min-till non devono portare a trascurare l’aratro, che può ancora essere utile: aiuta a gestire le difficoltà nel controllo delle infestanti, soprattutto con le graminacee. Nell’agricoltura biologica, l’aratro è ampiamente utilizzato in quanto elimina la necessità di utilizzare erbicidi per controllare le erbacce. È più adatto dei metodi min-till in condizioni umide: l’aratro è in grado di lavorare terreni umidi, cosa che non avviene - ad esempio - con un dissodatore, che richiede un terreno facile da frantumare. L’aratro può essere utile per ristrutturare il terreno se è compattato: tuttavia, è necessario fare attenzione affinché l’aratura non generi una suola. 

VARI-LEADER plough at work

In termini di fertilità del suolo, dove l’aratura è spesso criticata, le affermazioni devono essere più sfumate: Jean-François Vian, docente e ricercatore presso l’ISARA di Lione, in Francia, sottolinea come il possibile impatto negativo sia causato dalle condizioni di aratura, piuttosto che dalla pratica in sé. Secondo questo ricercatore, arare al momento giusto un terreno che si è assestato a una profondità massima di 20 cm non danneggia la fertilità del suolo. In base ad alcuni studi scientifici, i terreni lavorati presentano un maggior numero di specie batteriche, mentre la riduzione o l’eliminazione della lavorazione del terreno favorisce lo sviluppo di funghi. 

Prendere in considerazione le tempistiche, la coltura, il tipo di terreno e le condizioni climatiche nel programma di coltivazione

Insomma: tecniche min-till o aratura? La scelta dipende da molti fattori, che possono essere correlati a un’annata particolare ma anche al tipo di terreno e all’organizzazione aziendale.

Ad esempio, in una regione come la Bretagna in Francia, l’aratro è utilizzato molto spesso - 80% delle volte - per le colture primaverili, seguito da un passaggio con un erpice rotante prima della semina. Questo processo permette al terreno di riscaldarsi, in modo da poter impiantare rapidamente le colture. Ciò vale anche per le regioni con terreni argillosi, come la Lorena, dove l’aratura invernale espone il terreno al gelo prima di lavorarlo nuovamente in primavera per preparare il letto di semina. D’altra parte, i metodi senza aratro hanno fatto passi da gigante in regioni quali la grande pianura del Danubio, dove i terreni sono molto leggeri.

In termini agronomici, occorre prendere in considerazione l’organizzazione dell’azienda agricola, le attrezzature disponibili e la rotazione delle colture, come pure i tipi di terreno e le pratiche degli agricoltori. Tutti questi fattori fanno sì che l’aratura e le tecniche min-till siano spesso complementari. 
 

Per saperne di più sui metodi senza aratro

  • Le tecniche di lavorazione senza aratro sono metodi in cui il terreno viene lavorato senza utilizzare l’aratro o altri attrezzi che rivoltano il terreno. 

  • In media, la coltivazione superficiale prevede una profondità compresa tra 2 e 15 cm, mentre quella profonda può arrivare a 30 - 35 cm. NB: la profondità di lavorazione dipende dal macchinario utilizzato. 

  • Esistono vari modi per migliorare l’attività biologica nel suolo, tra cui:  

    • Utilizzare tecniche di coltivazione che migliorano la vita microbica, quali le colture di copertura (le cosiddette cover crop), la rotazione delle colture e l’assenza dell’aratura.  
    • Aggiungere materia organica al terreno sotto forma di compost, letame o residui colturali.  
    • Evitare l’uso eccessivo di erbicidi e fertilizzanti chimici che possono avere un impatto negativo sulla vita microbica nel suolo.  
    • Mantenere una copertura permanente del terreno, con una copertura vegetale o una rotazione adeguata delle colture.  
    • Prevenire il compattamento del terreno riducendo il numero di passaggi con i macchinari agricoli. Queste pratiche stimolano la vita microbica nel suolo, che svolge un ruolo fondamentale nella produzione di colture fertili e sane. 
  • Le intercolture sono costituite da cover crop intermedie impiantate tra due colture principali per proteggere il terreno, aumentarne la fertilità e promuovere la vita microbica. Possono ridurre la lisciviazione dei nitrati assorbendo l’azoto residuo nel terreno dopo il raccolto della coltura principale.

    Le cover crop intercolturali e le tecniche min-till sono entrambi metodi che limitano al minimo la gestione delle colture. La valorizzazione limitata delle intercolture comporta una riduzione dei costi d’impianto.

    Un coltivatore polivalente a denti vibranti è un metodo min-till ideale per preparare il letto di semina, con un secondo passaggio eseguito da un coltivatore di stoppie. È particolarmente utile per controllare le erbacce grazie alle intercolture. 

  • È necessario prendere in considerazione le erbacce e i parassiti, per poi trattarli di conseguenza. È inoltre necessario prestare attenzione per evitare la ricrescita delle infestanti. Se i residui del raccolto non vengono interrati, dovranno essere triturati finemente per ridurre i problemi correlati a parassiti ed eventuali malattie. 

  • Un coltivatore di stoppie consuma meno carburante di un aratro e preserva il contenuto di materia organica nel terreno superficiale. Inoltre, il compattamento del terreno viene ridotto mentre la biodiversità del suolo è poco disturbata.