Minima lavorazione: passaggi chiave per la gestione delle colture

ESPRO 6000RC seed drill at work

Le tecniche di gestione delle colture per la coltivazione minima sono tante quante sono le aziende agricole che le utilizzano. L’eliminazione della fase di aratura è comunque una delle costanti: ciò significa non rivoltare più il terreno per mescolare gli strati. Le tecniche di coltivazione minima (min-till) utilizzano metodi alternativi di preparazione del letto di semina, lavorando il terreno a profondità, intensità e frequenza variabili. Attrezzi adatti e fasi chiave delle tecniche di coltivazione minima.

Attrezzi per la lavorazione del terreno adatti ai metodi di coltivazione minima

A seconda del terreno, del compattamento e della coltura da impiantare, gli agricoltori possono scegliere tra un’ampia gamma di tecniche di lavorazione del terreno come parte di un metodo di coltivazione minima:

  • Allentamento del terreno a profondità comprese tra 20 e 40 cm, per ristrutturare il terreno stesso. Un dissodatore allenta il terreno senza romperlo o deteriorarne gli strati.
  • Pseudo-aratura a profondità comprese tra 12 e 25 cm, per gli stessi motivi di cui sopra.
  • Lavorazione a strisce (strip-tillage) per lavorare soltanto la striscia di semina e preparare il letto di semina a una profondità compresa tra 5 e 25 cm.
  • Lavorazione superficiale per preparare il letto di semina a una profondità compresa tra 2 e 15 cm. È possibile utilizzare vari attrezzi: coltivatori di stoppie a denti, dischi o misti, oppure erpici ecc. 

Tecniche agronomiche associate alla coltivazione minima

Diserbo con metodi di coltivazione minima

Il diserbo meccanico (falsa semina) è il metodo consigliato con la coltivazione minima. L’obiettivo è quello di forzare l’emergenza delle erbacce prima di eliminarle meccanicamente o con un prodotto chimico, al fine di ridurre i semi delle erbacce nel terreno. Spesso viene utilizzato un diserbante sistemico, come il glifosato. Tuttavia, per distruggere le erbacce è possibile utilizzare anche attrezzi meccanici. Un altro modo per interrompere il ciclo delle erbacce associate a una coltura da vendere, in una coltivazione minima, è la rotazione delle colture. Gli agricoltori diversificano le specie nella rotazione e ne regolano la durata, in modo da non avvantaggiare nessuna erbaccia in particolare.  

stale seed bed is a minimum tillage technique for weed controle

Gestione delle cover crop 

Le colture di copertura (le cosiddette cover crop) forniscono materia organica, oltre a fertilizzare e migliorare la struttura del suolo. La scelta della cover crop dipende da vari criteri agronomici e organizzativi. Le specie più comunemente utilizzate sono le seguenti: graminacee, leguminose (piselli, trifoglio, veccia), crocifere (ravanelli, rape, senape ecc.) o piante idrofile (phacelia). È consigliabile mescolare 3 o 4 specie con almeno una leguminosa per prevenire il fabbisogno di azoto. La semina può essere eseguita con una mietitrebbia, a spaglio con uno spandiconcime, con una seminatrice per semi piccoli montata su un coltivatore di stoppie oppure con una seminatrice monogerme per semina diretta o tradizionale. Le piante vengono distrutte quando arriva la parte anteriore, utilizzando un rullo, un attrezzo meccanico o addirittura una trinciatrice. 

pass of a roller in a cover crop

Semina con coltivazione minima

Le colture da vendere vengono seminate nei residui della coltura precedente o nella copertura vegetale. In entrambi i casi, la linea di semina deve essere sgombrata per garantire un buon contatto tra seme e terreno. È possibile utilizzare una trinciatrice seguita da una lavorazione superficiale del terreno per migliorare la decomposizione dei residui. La coltura può essere seminata direttamente nei residui, purché la seminatrice monogerme sia in grado di eliminarli dalla linea. Le seminatrici monogerme utilizzate per la coltivazione minima vanno dagli attrezzi tradizionali a quelli per la semina diretta, incluse le seminatrici monogerme specifiche per la coltivazione minima. Spesso si consiglia di eseguire una concimazione mirata al momento della semina, per avviare correttamente la coltura.