
Il concetto è stato sviluppato negli anni Settanta, ma non esiste un vero e proprio consenso sul modo in cui definire questo tipo di agricoltura. Potrebbe essere classificata come agricoltura sostenibile e include elementi di altri tipi di agricoltura, quali ad esempio l’agroecologia, l’agricoltura di conservazione del suolo, l’agricoltura biologica e la permacultura. È considerata tuttavia un ramo distinto e sta ottenendo un riconoscimento a livello internazionale.
Definire l’agricoltura rigenerativa in base ai suoi obiettivi
L’agricoltura rigenerativa non viene definita in base alle sue pratiche e regole, come altri tipi di agricoltura con concetti simili, viene bensì definita dai suoi obiettivi. La nozione di rigenerazione del suolo è fondamentale nella sua definizione.
Ha tre obiettivi principali:
- Aumentare la biodiversità
- Rafforzare i servizi ecosistemici, in particolare quelli relativi al suolo, attraverso la fissazione del carbonio
- Mantenere la produttività dell’azienda agricola
L’integrazione dei sistemi vegetali con la vita animale è di primaria importanza. Per raggiungere i tre obiettivi, gli agricoltori possono cambiare i metodi gradualmente, a seconda delle loro esigenze e con l’emergere di innovazioni tecnologiche.
L’agricoltura rigenerativa non esclude alcuna pratica agricola, né in termini di preparazione del terreno (come l’aratura) né nell’uso di prodotti fitosanitari contro i parassiti, fertilizzanti chimici, irrigazione o l’uso di OGM (Organismi Geneticamente Modificati). Tuttavia, determinate tecniche sono incoraggiate per sostituire le pratiche utilizzate nell’agricoltura convenzionale. Tali tecniche includono la semina diretta, l’aumento della fertilità del suolo, della materia organica e della ritenzione idrica, la limitazione dell’erosione e l’impianto di siepi d’arbusti.
Un’etichetta di agricoltura biologica
La ROA (sigla per “Regenerative Organic Alliance”, alleanza rigenerativa biologica) ha creato le specifiche per la certificazione. È stata implementata nel 2017 da un gruppo di agricoltori, leader aziendali ed esperti di salute del suolo. Possono ottenere la certificazione sia le aziende agricole, sia quelle tessili, alimentari e di ingredienti cosmetici.
Le specifiche per le aziende agricole includono quanto segue:
- 3 pilastri à salute del suolo, benessere degli animali ed equità sociale
- 3 livelli à bronzo, argento e oro, che sono correlati alla percentuale di terreni agricoli rigenerativi biologici (rispettivamente oltre il 10%, il 50% o il 100% dei terreni).
Attualmente non esiste una certificazione per l’agricoltura rigenerativa non biologica.
Com’è nato questo metodo
Il concetto di agricoltura rigenerativa è stato inventato negli anni Settanta. Questo tipo di agricoltura è stato reso popolare negli anni Ottanta da Robert Dale, figlio del fondatore dell’Istituto Agronomico Rodale per l’agricoltura biologica negli Stati Uniti. Dale riteneva che l’agricoltura rigenerativa dovesse soddisfare tre criteri, racchiusi nel suo mantra: suolo sano, cibo sano, gente sana. La sua visione dell’agricoltura rigenerativa era guidata da sette principi: pluralismo, protezione, purezza, performance, pace, potenziale e progresso. Negli ultimi anni, questo concetto ha guadagnato popolarità scientifica a livello internazionale.
Fonti:
- https://portal-cdn.scnat.ch/asset/8b6d3932-cab9-59c1-8564-c65cc9760fc3/2022_44_Regenerative_agriculture_in_Europe.pdf?b=bb1ec51a-c971-5e60-8251-e15de766cca9&v=9a8dc2cc-4baf-51fb-9435-04cc950e4a54_0&s=YhWuHnb-_O4DSFd2r33G75n03AeQXC76s7v3b5uvFpMnDR_LNrC7hkLHDqSRJiMvfciid8sUTbVZJr4AQxaCItLUmMQkYx98KyP4tsFGukpUMCzo2k2wNooK8g2MswKToPYjNOkoFTgozWgAQ0Q_bHr4Rz9gwHlpu_ppM9PlpA0
- https://regenorganic.org/our-story/
- https://lordingtonparkagronomy.co.uk/robert-rodale-regenerative-agriculture-uk-soils/