Agricoltura rigenerativa: esempi e tecniche

distruggere la coltura di copertura con un rullo

L’agricoltura rigenerativa riguarda il ripristino e il miglioramento della salute del suolo in un determinato contesto. È per questo motivo che nessun metodo è vietato oppure obbligatorio: al contrario, esistono numerose possibilità. Si tratta piuttosto di rispettare alcuni principi di base. Esistono specifiche per la certificazione. In particolare, l’etichetta ROC (sigla per “Regenerative Organic Certified”, etichetta certificata rigenerativa biologica) definisce un elenco di tecniche relative al benessere degli animali, alla salute del suolo e agli aspetti sociali.

L’agricoltura rigenerativa è radicata in alcuni concetti agricoli esistenti: l’agricoltura di conservazione del suolo, l’agricoltura biologica, l’agroecologia, l’agricoltura sostenibile ecc… Di conseguenza, le pratiche raccomandate si ritrovano spesso in questi tipi di agricoltura.

Tecniche agricole di conservazione del suolo

Nell’agricoltura rigenerativa sono adatte anche le tecniche che permettono di fissare il carbonio nel suolo e di limitarne l’erosione, utilizzate nell’agricoltura di conservazione del suolo. Altre raccomandazioni riguardano rotazioni lunghe delle colture con specie vegetali diversificate, l’uso di letame “verde” e una minima lavorazione del terreno. La differenza principale rispetto all’agricoltura di conservazione del suolo riguarda la volontà di ridurre gli apporti chimici e la possibilità di lavorare il terreno, qualora divenisse necessario.  

Tra gli esempi di pratiche: semina diretta, assenza di aratura, coltivazione delle stoppie, rotazioni lunghe con le leguminose, cover-crop, semina nella copertura vegetale, pacciamatura ecc... 

Tecniche di agricoltura biologica

L’agricoltura biologica è un tipo di agricoltura che richiede una riflessione globale sul sistema produttivo, sulle rotazioni, sulla sinergia tra le unità produttive e sull’uso di prodotti naturali. In questo senso, è molto vicina all’agricoltura rigenerativa, ma è soggetta a requisiti di certificazione molto rigorosi, controllati da organizzazioni esterne. Per il momento, gran parte delle aziende dedite all’agricoltura rigenerativa non può essere certificata (tranne che dall’etichetta ROC, che non è ancora molto diffusa). Se legittimi e necessari, gli apporti chimici sono tollerati, cosa che non avviene nell’agricoltura biologica.  

Tra gli esempi di pratiche: biocontrollo, diserbo meccanico, rotazioni delle colture con i pascoli, la scelta di non utilizzare gli OGM ecc… 

Riportare gli animali in fattoria grazie all’agricoltura rigenerativa

Il benessere degli animali è uno dei principi dell’agricoltura rigenerativa. Per gestire il bestiame, soprattutto all’aperto, è necessario gestire anche i pascoli. Di conseguenza, è consigliabile ritrasformare alcuni terreni arativi in pascoli.

Tra gli esempi di pratiche: integrazione del bestiame, liquame, letame e compost per la concimazione, realizzazione di prati, pascoli a rotazione, uso di colture proprie per l’alimentazione degli animali, spazio sufficiente per gli animali, riduzione delle distanze di trasporto, scelta di non utilizzare recinti da ingrasso ecc… 

coltura intercalare per pascolo

La biodiversità è fondamentale per la rigenerazione

Per migliorare e preservare la biodiversità, le pratiche raccomandate sono le seguenti: piantare siepi, gestire terreni di grandi dimensioni dediti a manto erboso e persino piantare alberi sui terreni agricoli. L’agroforestazione è raccomandata ove esista un mercato apposito. Si raccomandano inoltre l’utilizzo di parti di campo per l’impianto di fiori o di piante per l’impollinazione come pure tutte le pratiche agricole che potenziano la biodiversità.

Tra gli esempi di pratiche: terreno a maggese, siepi fiorite, agroforestazione ecc…

Migliorare le condizioni sociali ed economiche quotidiane

Per praticare l’agricoltura rigenerativa, è necessario rispettare le leggi e le normative sulla manodopera. Questo può riguardare il lavoro, le assunzioni, i rapporti con fornitori e acquirenti, il pagamento degli stipendi e i rappresentanti dei dipendenti. Garantire il reddito degli agricoltori - e di conseguenza rendimenti sufficienti - è a sua volta parte integrante del concetto di agricoltura rigenerativa.  

Tra gli esempi di pratiche: commercio equo e solidale, buone condizioni lavorative, salari dignitosi, libertà di associazione, scelta di non utilizzare lavoro forzato ecc… 

Forti

  • https://www.tikehaucapital.com/~/media/Files/T/Tikehau-Capital-V2/documents/news-and-views/en/2023/understanding-regenerative-agriculture-def.pdf 
  • https://regenorganic.org/becoming-regenerative-organic-certified/